La Presunta Sindrome di Alienazione Genitoriale (PAS), così la definisce la American Psychological Association, è un costrutto pseudo-scientifico che negli Stati Uniti è stato utilizzato fin dal 1985 nelle cause di divorzio con in gioco l'affidamento dei figli. Laddove si presenti una situazione conflittuale in cui il minore denunci uno dei genitori (generalmente il padre) per abusi e violenze, i sostenitori della PAS ricorrono a questa teoria per ribaltare le accuse. La PAS, infatti, negando la realtà dell'alta incidenza di violenza domestica maschile, riconduce le accuse e il disagio sofferto dal minore ad un vero e proprio lavaggio del cervello programmato dalla madre per screditare l'altro genitore ed ottenere la custodia esclusiva.
L'effetto intimidatorio che produce la sola menzione della PAS nella giustizia fa sì che alcuni professionisti la utilizzino per ricolvere le controversie legate all'affidamenti, mettendo a tacere la voce di molte donne, bambini e bambine. La comparsa della PAS in qualsiasi conflitto giudiziario riconduce ogni accusa all'alienazione paterna e trasforma automaticamente le vittime in carnefici.
Le autrici, avvalendosi di un'ampia documentazione scientifica, svelano la realtà di questa infondata sindrome denunciando la violazione dei diritti umani che comporta la sua applicazione nei tribunali e restituendo alle madri ed ai minori la credibilità delle proprie legittime accuse.
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Sonia Vaccaro è Psicologa Clinica specializzata in vittimologia e violenze di genere. Ha publicato numerosi articoli e realizzato conferenze e seminari in America Latina, Europa e Africa. Attualmente vive in Spagna, dove lavora per la Commissione di indagine sui maltrattamenti alle donne. |
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Consuelo Barea vive a Barcellona, dove lavora come psicoterapeuta. A partire dal 1985 si è specializzata nella prevenzione della violenza di genere. Dal 2002 è docente universitaria nell'Università di Barcellona. |
(Dalla presentazione del libro spagnolo)
La “presunta sindrome di alienazione parentale”, così come l'ha denominata l'Associazione di Psicologia Americana (APA), “PAS” per la sua sigla, e l'ideologia che la sostiene, è un costrutto pseudo-scientifico che è stato utilizzato, sin dalla sua creazione negli USA nel 1985, in ambito gudiziario e nelle cause di divorzio nelle quali si disputa l'affidamento dei figli, generando situazioni di alto rischio per i bambini e provocando una involuzione nei diritti umani delle bambine e bambini e delle madri che vogliono proteggerli.
L'effetto intimidatorio che produce la sua sola menzione nella giustizia, fa sì che alcuni professionisti, spinti solo dalla voglia di guadagno, la utilizzino abitualmente nei casi conflittuali di divorzio. Questo attributo della “PAS” la converte in uno strumento “ad hoc” che oltretutto nasconde l'incesto e la violenza di genere preesistenti. La comparsa della “PAS” in qualsiasi conflitto giudiziario lo riduce tutto all'alienazione paterna e trasforma automaticamente le vittime in carnefici.
In questo libro le autrici presentano, attraverso una esaustiva indagine, l'autentica realtà di questa infondata sindrome, carente di ogni base scientifica, rifiutata attualmente negli USA. Desiderano con esso formare ed informare i professionisti del diritto, la salute mentale e i servizi sociali che vogliano portare a termine una buona prassi nel campo del divorzio e dell'affidamento e apportare argomenti, di conoscenza e razionalità, che permettano di restituire alle vittime la credibilità delle proprie legittime lamentele sul genitore abusante e negligente.
L'obiettivo finale di questo libro è proteggere le bambine e bambini, vittime innocenti dell'applicazione di queste supposta sindrome, della “terapia della minaccia”, coazione che propongono coloro che la applicano come unico “trattamento” valido.